La vita intorno ... a me! - The life around ... me ! -- Fotoblog di (Luigi Dorigo Photoblog) toDayrainImagesportFolioarchIvesaboUtmultiImages evenTs rss feed

flavors = ricordi; ovviamente fotografici, ma non solo

Credo che il materiale presente in questa pagina non avrà grandi mutamenti o novità nel corso del tempo.
Il motivo è lo stesso di sempre: come consuetudine, in genere si lascia poco spazio ai ricordi, non si valorizzano.
Si cerca piuttosto di essere attivi per poter, magari un giorno, disporre di "tanti" e sempre "nuovi" ricordi.
In questo modo, siamo motivati a cercare sempre esperienze ed attività che forniscano "novità", oppure a gettarsi a capofitto in una di queste per approfondirla e sentirci "competenti", "importanti", "significativi".

Tutto bello, peccato che in questo frenetico/piacevole "divenire", il valore del passato in realtà diventa meno prezioso: si svilisce un poco.
Accresce il suo valore solo ciò che tengo stretto e valorizzo continuamente.

Io non sfuggo alla regola, tuttavia, c'è ogni tanto qualcosa che non necessariamente brilla per bellezza o importanza, ma che ha lasciato un segno dentro di me e che ogni giorno, anche se per pochi brevissimi istanti, mi passa per la mente ... magari con un pizzico di rimpianto o d'orgoglio.

 
16 luglio-7 agosto 2006: una piacevole esperienza in Australia


pagina in corso di realizzazione
Questa è la storia di una piacevole esperienza del mio viaggio in Australia compiuto nell'estate (inverno australe) del 2006.
I testi sono in corso di scrittura frutto della memoria, di appunti fotografici (qui presenti solo in minima parte) e testuali raccolti durante il percorso.
Venite a visitare la pagina ogni qualvolta lo desiderate, spero di terminare il percorso in un tempo accettabile.

   
Perth
17 Luglio 2006, ore 2 della mattina: Eccoci a Perth.

Questo viaggio è un'esperienza che mi concedo con mio figlio Jacopo (9 anni all'epoca), ed è per me la prima volta che esco dal vecchio continente.

Ci raccoglie fuori dell'aeroporto, Terry, un caro amico arrivato prima di noi e che ha già sbrigato le pratiche di noleggio del camper, un piccolo van della compagnia di noleggio Britz, che si rivelerà essere una delle più conosciute ed utilizzate per il turismo in Australia: il suo camaleonte (simbolo della compagnia) lo vedremo comparire nei posti più svariati.

Si parte subito ... destinazione: il deserto dei Pinnacoli.


primo giorno, prime luci
Passiamo qualche ora alla guida, rigorosamente a sinistra: facendo attenzione.
Non abbiamo dormito, ma siamo carichi di adrenalina: abbiamo voglia di vedere i primi canguri.
Siamo turisti principianti e pensando all'Australia pensiamo come prima cosa ai canguri: dove sono?
Scopriamo che vicino a Perth non ce ne sono, bisogna spostarsi un poco più a nord, distanti dalla città che uscendo, sembra non terminare mai.
Dopo 300km, decidiamo di sostare fuori di una stazione di sosta trovata lungo la strada (scopriremo poi che non bisogna mai saltarne nemmeno una) e facciamo una sosta riposante.
L'adrenalina della novità sembra abbia lasciato spazio alla stanchezza.

Ci risvegliamo con le prime luci (dopo appena un paio d'ore) e lasciamo la strada principale seguendo le indicazioni turistiche per il deserto dei pinnacoli: ci imbattiamo nei primi canguri (due per la precisione) che a ttraversano la strada e spariscono nel bush.

pinnacles desert pinnacles desert #2 pinnacles desert #3
the last pinnacles
The pinnacle desert: il deserto dei pinnacoli del Nambung National Park
Sono le sei di mattina, c'è luce presto qui. Passiamo accanto a Cervantes diretti verso i pinnacoli: all'ingresso, la postazione del ranger è vuota quindi entriamo senza pagare e subito ci rinosciamo italiani nell'accezione negativa del termine, ma pagheremo dopo, all'uscita su informazione della gentilissima ranger che ci ha ringraziato per la visita di buon'ora, lei ancora non c'era.
E' uno spettacolo: centinaia di piccoli monoliti sparsi nella sabbia spuntano come tanti asparagi; alcuni piccoli, altri alti anche un paio di metri in ordine sparso fra piante basse e fiori gialli e il mare sullo sfondo ... già vorrei fermarmi qui un paio di giorni per sfruttare il luogo fotograficamente, ma è già tempo di ripartire, non si può indugiare. La ranger ci informa che il biglietto pagato è valido anche per il parco di Kalbarri da visitare in giornata ... 350km: impossibile riuscirci!
Dopo qualche giorno, mi accorgerò di aver impostato la Nikon D200 ad una sensibilità esagerata (avevo poche ora prima ritratto Perth notturna) e le 24 ore di viaggio aereo, il jet-lag e l'emozione dell'Australia mi hanno fatto dimenticare le regole di base: ho le foto però poco utilizzabili.

verso un appuntamento infrangere un sogno ...
Kalbarri:
una piacevole cittadina: 1000 anime.
Vocazione turistica (il campeggio è piacevole), Kalbarry sorge alla fine di un fiume proveniente dagli altopiani che prima di sfociare nell'oceano indiano crea dei porti naturali. Qui assaporiamo la calma di una notte in campeggio ma a pochi metri dall'oceano, ed il primo impatto con quella bevanda di colore nero che tutti chiamiamo caffè.
Fuori dall'Italia (e dal Portogallo aggiungo) che il caffè non sia gradevole è piuttosto scontato, non è una novità e francamente non ho mai criticato la cosa: ma qui, qui non è possibile rimanere indifferenti. E' l'unico difetto del luogo.

una strada ... una direzione
Verso le Murchison Gorges del Kalbarri National Park
Prima della notte, a Kalbarri ci avviamo verso un punto di osservazione delle scogliere.
Apparentemente qui sembra tutto vicino alle strade principali (scopriremo poi che non è proprio così) ed infatti il miglior punto di osservazione sulle scogliere si raggiunge velocemente: un'apertura eccellente dopo pochi minuti di cammino in mezzo ad una vegetazione variopinta, uno stupendo panorama costiero circa a 60/70 metri di altezza da mare denominati Z Bend e Loop.

Il giorno dopo invece, dopo una tranquilla colazione a base dei primi prodotti autenticamente australiani (sembra d'essere in Inghilterra) ci avviamo a raggiungere le Murchison Gorges: delle gole scavate dal fiume Murchison: per raggiungerle un tratto di strada sterrata se non ricordo male di una ventina di chilometri (poco più poco meno).

Leggiamo le istruzioni del camper e non essendoci indicazioni che suggeriscano ai soli fuoristrada di percorrere quella strada ci avviamo anche noi: ora crediamo di conoscere la sensazione provata dai lavoratori al martello pneumatico!
La strada alla vista dritta e liscia (e sarà così anche in altri luoghi) si rivela incredibilmente ondulata (simile ai segni lasciati dalla risacca sulla spiaggia) e il camper sembra danzare un incredibile tip-tip; mentre nel retro, il pentolame e i viveri suonano un'avventurosa melodia.

Arriviamo al parcheggio e ci avviamo poi a piedi in un paio di passeggiate turistiche per ammirare delle viste dall'alto sulle gole del Murchison: il sole è alto, ma il paesaggio è vastissimo, stupendo.
A vista d'occhio solo bush e terra rossa, una visione che mi accompagnerà anche per diversi giorni ma che non finirà di stupirmi e di farmi sentire solo un piccolissimo abitante di questo pianeta.

Anche qui, dobbiamo naturalmente ripartire dopo poco, e già comincia la consapevolezza di aver organizzato un viaggio con tappe estremamente forzate: un poco l'inesperienza, un poco il desiderio di vedere il più possibile visto che in Australia non ci si va tutti i giorni.

uno sguardo dal basso
occhio!!??


Monkey Mia e lo Shark Bay Marine Park
Siamo di nuovo in strada diretti a Monkey Mia, lì si legge nelle guida, i delfini ogni mattina si presentano puntuali ai turisti: vogliamo esserci anche noi!
Arriviamo col buio a Dunham, i caravan parking sono chiusi, valutiamo l'opportunità di dormire in strada (nel camper ovvio) ma decidiamo di spostarci a Monkey Mia (mancano pochi chilometri): qui c'è solo un enorme resort (villaggio turistico) che ci accoglie con un parcheggio praticamente vuoto dove ci accampiamo riuscendo anche ad usufruire dei servizi del resort aperto a tutti.
Al mattino alle 07:00 in spiaggia per vedere i delfini, scopriamo che l'evento è proprio turistico al massimo, credo che con i piedi a mollo in un'acqua gelida si trovino almeno 200 persone senza contare quelli ammassati a riva e sul pontile: ad ogni modo i delfini arrivano puntuali al richiamo del ranger che li foraggio con dell'ottimo pesce (poco per non fargli perdere l'abitudine alla caccia).
Foto difficili da realizzare visto l'ammasso di gente, quindi mi dedico ad un pellicano solo sulla spiaggia, in attesa forse di quello che i delfini non mangeranno.

una bottiglia ... senza messaggio ruggine warning
shell beach ...
Shell beach
Arriviamo a Shell beach con la bassa marea (per sapere l'orario abbiamo acquistato un libro con gli orari delle maree di tutto il Western Australia)
E' una spiaggia candida composta di miliardi e miliardi di conchiglie stratificate per diversi metri.

La conchiglie si compattano talmente bene dal peso che un tempo venivano estratti blocchi di materiale ed usato come materiale da costruzione, o ancora prima anche come arricchente del cibo per galline in modo che quest'ultime producessero uova dal guscio molto resistente e quindi adatte anche a lunghi trasporti su strade che immagino parecchi dissestate un tempo, visto che solo negli anni '60 l'Australia ha visto la possibilità di essere percorsa su strade asfaltate.

La spiaggia è davvero incantevole, ed ancora una volta, mi dispiaccio di non potermi fermare un tempo sufficiente a cercare qualche bella inquadratura fotografica.

stromatolites ... testimonianze della vita stromatolites ... #2
Le stromatoliti: siamo ad Hamelin Pool (una specie di diga naturale di sabbia isola questa zona) con la bassa marea (abbiamo un libro con gli orari delle maree del Western Australia).
La vecchia stazione del telegrafo è davvero affascinate, sembra di stare in un film western.
In mare le stromatoliti (sembra ci siano solo altri 2 posti al mondo dove trovarle): sono rocce ricoperte di cianobatteri che tramite l'energia solare liberano molecole d'ossigeno.
Circa 4 milioni di anni fa, sono state responsabili dell'innalzamento dell'ossigeno nell'atmosfera ... poi la vita come pian piano la conosciamo.

termitai termitai #2 termitai #3
icona di un viaggio
La lunga strada verso il nulla?
Uno luogo indefinito, uno spazio indefinito: terra rossa e spinifex (l'erba del bush).

La strada è dritta, il paesaggio sempre uguale a se stesso.
Correndo al buio bisogna fare attenzione ai tanti canguri che popolano la notte (di giorno nemmeno l'ombra, infatti sembra una barzelletta, ma non sono riuscito a fotografarli se non in parchi recintati) e che sembra vogliano provare l'ebrezza del suicidio, al punto che in alcuni punti ci costringono ad una gimcana stradale.

All'orizzonte i fari di un'auto che procede in senso contrario: 12 minuti prima di incrociarla, ma quant'era distante?
Le RoadHouse, stazioni di sosta sono presenti ogni 350/500 chilometri: guai saltarne una, si rischia di rimanere senza benzina, noi non abbiamo taniche di riserva sul camper.

uno strano inverno (dry) on the road grass
Australian colors
Panorami che non cambiano mai: una dimensione sconosciuta.
In quasi 3000 chilometri il paesaggio non è cambiato per nulla se omettiamo le deviazioni per i parchi e i luoghi costieri: non sono abituato a una cosa del genere, ho una sensazione strana.
Lo spinifex è presente ovunque assiema a distese di termitai rossi.
Unica forma di vita diurna presente oltre ai pappagalli e ai falchi; le vacche (non oso chiamarle mucche) presenti in modo costante (scopriremo poi che le raccolgono solo saltuariamente a cavallo come i cowboys del far west).

Ai grandi truck (enormi camion talvolta anche con 4 cassoni a rimorchio) capita di notte di trovarsi la vacca in mezzo alla strada e di travolgerla, non penso per loro rappresenti un problema, ma di malcapitate vacche ne incontriamo qualcuna a gambe all'aria lungo la strada.
Molti di più i canguri morti sull'asfalto o sul ciglio, da tanti sono sembrerebbe che qualcuno lo faccia di proposito, anche se le esperienze di guida notturna ci fanno comprendere che così non è.

Australian Hawk parrots
I pappagallini australiani

Ogni tanto lungo la strada, in prossimità di qualche rara pozza d'acqua; stormi di pappagallini verdi svolanno in gruppo.
Talvolta si piombano sul camper: un paio si sono presi anche una bella botta, era impossibile evitarli.

Qua è la, falchi che usano i paletti stradali come posati si levano poi con fatica vista la vicinanza da terra aspettano i pappagallini o più spesso i rettili che attraverso il caldo asfalto.

lei e solo lei quasi sulla cresta in attesa ...

Broome e le spiaggie australiane
Broome, 14000 anime circa: tantissimi chilometri di spiaggia, al punto che se tutti gli abitanti andassero al mare potrebbero parcheggiarci il fuoristrada in spiaggia, sdraiarsi a prendere il sole con intorno decine di metri di spazio non occupato: quasi come a Jesolo nel mese d'agosto.

La cittadina è minuta ma ordinata, senza omettere di dire che bisogna sempre fare i conti con il fatto che in Australia (salvo a Perth) le cittadine sono comunque un tutt'uno con la terra rossa tipica del territorio e spesso non coperta come in uso da noi da marciapiedi, asfalto o ammenicoli.

Fatichiamo un poco a trovar posto in campeggio (hanno una sola piazzola, una fra le peggiori, e solo per una notte) ma ci riusciamo anche se il giorno dopo, decidendo di fermarci ancora dobbiamo provare in un'altro camping un poco più fuori mano e più spartano: tuttavia, in quest'ultimo siamo accolti davvero con estrema familiarità e nonostante la sistemazione un poco bucolica la sera organizzano una cena per tutto il campeggio a prezzi davvero bassi: mangiamo bue con verdure il tutto cotto in un modo che non saprei descrivere ma il pane non manca e ceniamo con serenità.
Poi in una palestra adiacente (credo sia un'area sportiva allestita a campeggio in modo temporaneo) viene organizzato un cinema ed assistiamo alla proiezione di "walk the line" un film che racconta la vita di Johnny Cash e che segnerà questo nostro viaggio in Australia visto che il giorno successivo acquistiamo un paio di cd musicali al supermercato per trovare compagnia nelle lunghe cavalcate in camper ed uno dei due è proprio una collezione di brani che racconta gli esordi del rock' roll in America e fra gli autori ritroviamo appunto J.Cash.

A Broome, ci avventuriamo anche in una strada sterrata (stavolta dedicata ai soli fuoristrada, ma improvvisiamo) che porta ad una zona di birdwatching sulla spiaggia.
Ci arriviamo senza problemi ma con il tipico disturbo di chi usa il martello pneumatico (il ritorno sarà più problematico visto che rischiamo un rovinoso fuoripista fortunatamente evitato per il classico colpo di fortuna), facciamo una passeggiata; sarebbe bello pernottare qui, ci sono una decina di piazzole, un wc improvvisato ma nessuna possibilità di consumare qualcosa per cena e noi abbiamo purtroppo la dispensa vuota quindi, senza aver compiuto alcun avvistamento (impariamo che le escursioni guidate sono la mattina presto) ce ne ritorniamo mesti a Broome.

Optiamo per la più turistica visita a Cable Beach, lunga spiaggia bianca dove troviamo surfisti, gente che si gode il sole invernale, bambini che si concedono qualche scavo nella sabbia e qui, notiamo come la vita degli australiani in spiaggia sia davvero serena e piacevole: ognuno col suo fuoristrada, arriva fino alla riva del mare, parcheggia, estrae il proprio sdraio o l'asciugamano e al solo, o all'ombra del proprio mezzo si stende sulla sabbia: ripeto, quasi come a Jesolo.

Ci concediamo una passeggiata, tentiamo di insabbiarci con il camper (il nostro non è un fuoristrada e quindi non possiamo fare proprio tutto quello che fanno gli australiani), mangiamo un panino e ci accingiamo a ripartire per un punto d'osservazione a pochi chilometri dove sembra siano stati visti dei dinosauri.

Australian beach Australian beach #2 children ... in Australia like in Italy
typical italo-australian man children ... in Australia like in Italy #2 Australian beach #3

Alla ricerca del passaggio dei dinosauri
Vicino a Cable Beach, troviamo cartelli che indicano la presenza di dinosauri: possibile?
Ci avviciniamo meglio, cominciamo a leggere e comprendiamo che nelle rocce della scogliera sono state individuate "impronte" di dinosauri risalente a oltre 250 milioni di anni fa: decisamente più accettabile come possibilità.




standard Australian Color
Boab Boab #3 a strange snake :)
Boab #2
The boab prison tree
Prosegue il nostro viaggi e da Broome vi indirizziamo al poco distante Derby.
Lunga la strada il paesaggio cambia non di poco, infatti cominciano gli alberi: i baobab.
Ne intravediamo parecchi ed anche molto grandi.

Uno in particolare, famosissimo colpisce la nostra immaginazione; the boab prison tree: è un vecchissimo baobab con una enorme circonfenza e cavo all'interno.
Negli anni '30, periodo in cui c'è stata una conosciuta e scomoda (per gli australiani) ribellione del popolo aborigeno, questo baobab è stato usato come prigione: nella sua cavità, ha potuto contenere anche 20 uomini contemporaneamente.

Ora è un monumento nazionale ...



Derby: la frontiera!

Derby mi ha colpito davvero.
I diversi paesi attraversati (fanno eccezione Perth e Broome) si sono rivelati sempre piccoli e con caratteristiche di paese di frontiera nell'accezione che i vari film e la letturatura americana ci hanno regalato.
Derby non sfugge alla regola, ma anzi, diventa a mio avviso la regola stessa: nel senso che Derby è quello che ho sempre immaginato come paese di frontiera.

Qualche casa tutte lungo la strada, l'ufficio postale, un bar ed un distributore come unici luoghi in cui si incontrano persone (in questo caldo pomeriggio invernale) e un grande parcheggio quasi tutto occupato da un truck con 4 rimorchi.

Ci fermiamo poco, il motivo ormai lo conoscete: credo che qualche giorno qui ci avrebbe regalato un servizio fotografico davvero singolare.

Australian Men La marea si ritira ...
Australian Truck la marea si ritira #2
Simply ... a piece of hearth
La Gibb River Road: quando si infrange un sogno.
Non vorrei parlarne, davvero!
Dopotutto è solo una strada, niente più!
Una strada, la Gibb River Road che attraversa diversi parchi naturali nello stupendo panorama naturale nella regione del Kimberley nel Western Australia.
Una strada che si può percorrere esclusivamente in fuoristrada e per la quale occorre "almeno" una settimana di tempo se la si vuole almeno un poco conoscere.
Purtroppo il nostro camper di fuoristrada ha ben poco: la settimana ci sarebbe ma molto risicata, Terry che è con noi ha un appuntamento con un aereo a Darwin per rientrare a casa e i gentili signori della Britz di Broome, ci comunicano che il costo per cambiare il nostro camper con un fuoristrada è davvero proibitivo (almeno per le nostre attuali tasche), quindi a malincuore, desisto da questo desiderio.
Ancor oggi mi sto rodendo per questa mancanza, e sto già organizzando un viaggio per il 2010.

Fresh water crocodile
Più che i canguri, ero curioso di vedere i coccodrilli in Australia: e non posso lamentarmi, sono stato ampiamente accontentato.
Ce ne sono, e parecchi!
Nei fiumi, più lontani dall'oceano si trovano solo i Fresh Water Crocodile, ovvero coccodrilli d'acqua dolce che raggiunguno al massimo i 2 metri di lunghezza ma in media sviluppano fra i 70 e i 120 centrimetri di lunghezza e non sono particolarmente pericolosi per l'uomo, sembra che in taluni laghetti le persone ci nuotino anche insieme (ovvio, inconsapevolmente ... per le persone).
the second ... the first crocodile
Spinifex Spinifex #2 Spinifex #4

Lo spinifex: presenza costante
Lo spinifex è un'erba coriacea e persistente che praticamente popola tutto il bush (la prateria semidesertica australiana), è dura e pungente, immangiabile per la gran parte degli animali e considerata cibo in particolare dalle termiti che a loro volta alimentano il Goanna (lucertolona australiana).
Il paesaggio da lontano, tutto coperto dallo spinifex con le sue forme arrotondate (ricorda vagamente la lavanda in Provenza) sembra morbido e piacevole; in realtà poi lo spinefex infesta ogni luogo come quasi unica pianta che riesce a vivere nell'aridità del terreno.

Australian RoadHouse on the road ... Australian road ...

Muoversi nel Western Australia
E' facile muoversi nel W.A., non c'è nessuno: nessuna fila, nessuna coda, nessun ingorgo ... basta solo ricordarsi di fare il pieno ad ogni occasione.


elephant rock where's winter? #3


Il Bungle Bungle @ Purnululu National Park

La catena dei Bungle Bungle sono una particolare formazione di arenaria a forma di alveare nel Purnululu National Park nel Wester Australia diventata patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO e conosciuta dalla popolazione non aborigena solo recentemente (nel 1988).
Il parco è raggiungibile in circa 2 ore di percorrenza di strada sterrata a partire dalla Great Northern Highway fra Fitroy Crossing e Kununurra.
Il parco offre più siti di interesse, ma l'aspetto più singolare e piacevole è sicuramente rappresentato dalle formazioni rocciose dalla strana forma che richiama la sommità di un alveare.



bungle bungle #3 bungle bungle
... waiting at bungle bungle Spinifex #5 sunset at bungle bungle
the man in the middle
The man in the middle

"Non tutte le ciambelle riescono con il buco" e allo stesso modo, chi fotografa, è ben consapevole che non tutte le immagini riescono bene, anzi: spesso la maggior parte sono quello meno riuscite.
E capita talvolta, non per peccare di presunzione, che la causa della fotografia non riuscita non sia la poca dimestichezza con la fotocamera o i diversi errori di impostazione (cose che mi capitano) quanto piuttosto la inopportuna presenza di elementi estranei: difetti di composizione?
Si certo, ma talvolta anche persone desiderose di trovarsi sempre davanti e sempre nel mezzo, giusto per il gusto di essere protagonisti, di arrivare per primi (anche dove non ci sono gare), di essere sulla strada del ritorno quando gli altri ancora devono arrivare.
Così, in una escursione al Bungle Bungle, questa simpatica figura di olandese amava essere sempre giusto immortalato in ogni immagine inserendosi sempre furtivamente giusto al momento dello scatto. Ecco che durante un unico suo momento di pausa, ormai abituato alla sua presenza nella immagini della giornata non ho resistito nel riprenderlo, stavolta, volutamente.

my son in the middle


Jacopo
Jacopo, 8 anni all'epoca, ha vissuto il tutto con una incredibile naturalezza.
L'unica stanchezza che ha avvertito credo sia quella di sentirsi suo padre che lo richiamava per stare attendo a come si muoveva (si, confesso che il timore di qualche animaletto pericoloso non mi ha mai abbandonato, ma lo sapevo fin dall'inizio: è il prezzo dell'inesperienza ai viaggi unita ad un carattere timoroso di natura).




... or not on the road!
Una scelta obbligata: noi no!
Molti ( non tutti possono in realtà ) in Australia si muovono in aereo.
Proprietari terrieri, pendolari o turisti; molte persone necessitano di muoversi in aereo per lavoro o semplicemente per visitare in velocità ( scelta infausta per l'Australia ) questa grande area.
Alcune aree dall'alto offrono una visione spettacolare e diversamente non permessa o molto limitata.
Tuttavia, non nascondo che l'esperienza in camper pur incompleta per l'impossibilità di muoversi nei tratti non asfaltati è stata davvero gratificante ed avvincente.
Australian colors Australian colors #2
La strada e le stranezze



where the crocodile bit to me beatiful bath ... but where is the crocodile?  
here the croc! here the croc! Sei tu che mi hai morso?
a saltwater crocodile ...
Con questo ci sarei rimasto: secco!

mather and sun
strange food: kangaroo, crocodile, emu, etc.
Un momento: chi mangia chi?


sunset @ Mindil Beach in Darwin    
unique kangaroo?    
presence ...

Kakadu National Park

tenerezza
crocchio
Kakadu National Park: in the billabong Kakadu National Park: the billabong colour of tropic
in the billabong #2 in climb movement
in the arnhem land
Un giorno (poco) nell'Arhnem Land ( o meglio solo all'ingresso )


Jacopo@oenpelli (aboriginal community)
aboriginal art aboriginal art #2 ... the signature formazioni nuvolose
in the arnhem land #2    
view in the Kakadu National Park    
in the yellow river's rivers    
in the yellow river's rivers #2    
Jacopo and Petzi    
life over the billabong    
life over the billabong #2 sunset@billabong in the Kakadu National Park  
danger    
inside the last roadhouse of the travel    
wind    
last memory of Australia    

16 luglio-7 agosto 2006: una piacevole esperienza in Australia - torna all'inizio pagina
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